L’appuntamento: martedì 13 giugno in Accademia Vergnano, Chieri
Ve lo eravate già segnate in agenda, non è vero? Il Women Supper Club “dell’estate” è con Maria Rescigno: scienziata di fama mondiale e professoressa ordinaria di Patologia generale all’Humanitas, dove è prorettrice vicaria con delega alla ricerca, è considerata uno dei massimi esperti internazionali di microbiota.
Il pre-appuntamento: domani, 1 giugno alle 21.00 su IG
Anche questo ormai lo sapete già: insieme a Carolina ci piace incontrarvi ancora prima “dell’appuntamento” per poter condividere con voi la nostra felicità, impazienza e anche ansia a volte in attesa del nostro prossimo date. E allora, piccola diretta domani per svelarvi qualche anticipazione. Non mancate!
P.S. A proposito di libri, ecco i vostri preferiti dello scorso mese: al primo posto La Spoon River dei braccianti di Antonello Mangano, seguito da L’uovo alla kok di Aldo Buzzati, Taverna di Georgina Hayden, A Splash of Soy di Lara Lee e Yogurt and Whey di Homa Dashtaki.
E poi i nuovi 10 che vi consigliamo per giugno:
a cura di Isabella Fantigrossi
Un viaggio dall’Iran all’Italia
di Maria Rescigno (da Microbiota geniale. Curare l’intestino per guarire la mente, Vallardi, 2023, 176 pagine, 16,90 euro)
Molti pazienti con malattie infiammatorie croniche dell’intestino, come la colite e la malattia di Crohn, o anche con sindrome metabolica o steatosi epatica non-alcolica, soffrono spesso di ansia e depressione. In modo del tutto speculare, pazienti con patologie del sistema nervoso, ad esempio malattie neurodegenerative, autismo e schizofrenia, soffrono spesso di disturbi intestinali. A partire da queste evidenze, è stato a lungo postulato che esistesse un asse di connessione tra l’intestino e il cervello. Questo canale di comunicazione, ampiamente dimostrato dalle recenti ricerche, è regolato finemente, e in più punti, dal microbiota. Le nostre mucose, infatti, sono abitate da una ricca popolazione microbica che svolge numerose funzioni (alcune ancora da scoprire!). Ad esempio, intervengono nei processi digestivi, elaborando e trasformando ciò che le nostre cellule non riescono a metabolizzare. Sono in grado di comunicare con il sistema immunitario e nervoso e collaborano in maniera sostanziale al nostro benessere.
(…)
Tali scoperte hanno messo in luce un asse vascolare intestino-cervello che si aggiunge ad altre vie di interazione tra i due organi, di cui parleremo dettagliatamente nelle pagine che seguono. L’asse intestino-cervello, preso nel suo insieme, è una rete bidirezionale: l’informazione può infatti procedere dal basso verso l’alto, ossia dall’intestino al cervello, o viceversa, dal cervello all’intestino. Questa rete è costituita da diversi assi: oltre a quello vascolare, appena citato, l’asse neuroendocrino (detto anche asse ipotalamo-ipofisi-surrene), l’asse immunitario e il nervo vago. Tutte queste vie di comunicazione sono in qualche modo modulate dal microbiota intestinale che, durante i processi di digestione dei cibi, rilascia dei ‘prodotti di scarto’, che poi di scarto non sono, i cosiddetti metaboliti.
(…)
Insomma, da un certo punto di vista il nostro microbiota è più informato di noi su ciò che accade momento per momento, sulle sensazioni che proviamo e sulle decisioni che dobbiamo prendere. Quindi, possiamo incolpare il mondo microscopico per le nostre azioni? Eh, no! Infatti, siamo noi che, con la nostra dieta e il nostro stile di vita, controlliamo la sua composizione e dunque anche ciò che produce. Allora poche scuse e mettiamoci al lavoro per capire come influire positivamente sul nostro umore e, addirittura, prevenire o ritardare lo sviluppo di malattie neurologiche. In questo libro vedremo che moltissimi disturbi a carico del sistema nervoso centrale hanno origine nell’intestino. Naturalmente, la predisposizione genetica può svolgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo di queste malattie, ma una mano importante gliela dà proprio il nostro microbiota. La buona notizia è che siamo sempre più in grado di controllarlo e quindi migliorarne lo stato di salute per trasformarlo in un nostro alleato.
Foto e ricetta di Maria Rescigno tratta da Microbiota geniale
Fagioli anti-gonfiore (pre-fermentati con lo yogurt fatto in casa)
Ingredienti:
250 g di fagioli cotti (in scatola o nel barattolo di vetro) per un cucchiaio di yogurt
Per lo yogurt:
1 bustina di fermenti lattici
1 litro di latte
Eccoci arrivati finalmente al capitolo dedicato alla fermentazione in vitro, in cui vi darò qualche consiglio pratico per realizzarla direttamente nella vostra cucina. Il primo passo è quello di cuocere gli alimenti, ad esempio i fagioli, oppure procurarseli già cotti (vanno benissimo quelli in scatola o nel barattolo di vetro). I fagioli cotti devono essere mescolati con lo yogurt fatto in casa. Molte persone, dopo aver letto il primo libro, mi hanno chiesto dove poter acquistare i fermenti lattici per la preparazione dello yogurt personalizzato. La risposta è semplicissima: in farmacia. Alcuni lattobacilli sono particolarmente indicati per le loro proprietà antinfiammatorie, ad esempio il Lactobacillus casei CNCM I-5220. A questo punto si mescola una bustina di fermenti lattici con un litro di latte. Già immagino cosa state pensando: sì, ma quale latte? Scegliete quello che preferite tra intero o parzialmente scremato, in base ai vostri gusti, meglio se lo prendete a lunga conservazione o microfiltrato. Attendete dalle dieci alle quattordici ore, a seconda del tipo di yogurtiera e di latte utilizzato. Vi accorgerete subito quando sarà pronto, perché la sua consistenza non apparirà più liquida come il latte, ma si farà via via sempre più denso, fino a diventare pressoché solido se si arriva quasi al termine della fermentazione. Mescolate il vostro yogurt con i fagioli, utilizzando un cucchiaio di yogurt ogni 250 g di legumi cotti; poi riprendete la yogurtiera e lasciate i fagioli a fermentare per una notte (circa dodici-quattordici ore). A questo punto i fagioli sono pronti per essere consumati, dimenticando gonfiore, dolore, flatulenza e problemi di digestione. Se si soffre di stipsi, può capitare a volte che lo yogurt, anche se fatto con i ceppi giusti, possa peggiorare la situazione. Se, però, si procede con la pre-fermentazione, grazie alla modificazione dello yogurt e alla contemporanea presenza delle fibre fermentate, generalmente si riescono a risolvere anche i problemi di stipsi
TOAST TEST
[CONFESSARSI IN 16 DOMANDE, veloci ma intense come mangiare il famoso panino]
Scienziata di fama mondiale e professoressa ordinaria di Patologia generale all’Humanitas, dove è prorettrice vicaria con delega alla ricerca, Maria Rescigno è considerata uno dei massimi esperti internazionali di microbiota. Nel 2020 è uscito Microbiota, arma segreta del sistema immunitario. Nel suo ultimo libro, invece, Microbiota geniale, sempre edito da Vallardi, Rescigno ci insegna a modulare il microbiota a tavola – grazie, per esempio, a probiotici, postbiotici e cibi fermentati – per preservare e ricostruire una barriera intestinale sana, così da prevenire e curare le patologie della mente.
Il libro che avresti voluto scrivere?
Microbiota e cancro
La ricetta preferita?
Parmigiana di melanzane
Il tuo più grande successo e il tuo più grande fallimento sul lavoro?
Successo: due lavori pubblicati sulla rivista Science
Fallimento: essere donna
Il tuo più grande successo e il tuo più grande fallimento in cucina?
Successo: la pastiera Napoletana
Fallimento: la maionese
L’ultimo cibo che vorresti mangiare prima di morire?
Un gelato
Il primo cibo assaggiato?
I biscotti
Il segreto inconfessabile in cucina?
Pesare tutto benissimo, soprattutto in pasticceria
La donna che stimi di più?
Mia figlia
Di cosa ti senti in colpa?
Il tempo che non riesco a dedicare ai miei figli
Il tuo miglior pregio?
L’intuizione
E il peggior difetto?
L’irruenza
Il desiderio segreto?
Potere avere una giornata di 48 ore
Il giorno più felice della tua vita?
Due giorni: l’incontro con ciascuno dei miei figli
E quello più infelice?
La morte di mio padre
Stato d’animo attuale?
Felicissima
Il tuo motto?
Ce l’ho fatta sempre, ce la farò anche questa volta
Tra i libri proposti del mese di Giugno scelgo: Cucinava sempre di Sofia Fabiani. Sofia Fabiani mi è piaciuta sin dal primo momento che l’ho conosciuta... è geniale, brillante e soprattutto sincera!