Così dicono le Clubber…
Care lettrici, la nostra biblioteca sta prendendo sempre più forma. Si aggiungono ai primi cinque libri da voi selezionati, quelli della seconda tranche ovvero i più votati del mese di luglio: al primo posto Delizie divine di Nigella Lawson, seguito da Mastering the Art of French Cooking di Julia Child, Chocolat di Joanna Harris, Sangue, ossa e Burro di Gabrielle Hamilton e Home Food di Olia Hercules.
Questi i vostri commenti che ci hanno emozionato di più!
@cucina_con_eli - Adoro la naturale spudoratezza di Nigella Lawson, nessun problema di grassi o calorie!
@tea.ida - Chocolat. Per me un libro del cuore, prima di tutto perché me l’ha regalato mia figlia. Ho sognato e sogno sulle sue pagine.
@emanuelasoliveri - Le ricette della Signora Tokue, delicato e introspettivo, l’ho amato!
@tortelliniandco - La valigia in cucina, il libro fa venire voglia di impegnarsi, cucinare, viaggiare. Ma anche di aggiungere, col sale, un pizzico di leggerezza. Que serà, sera.
@elenavalentinocucina - The Year of Miracles, il titolo lascia intravedere un’esplosione di sentimenti.
@aconitumagogo - Lezioni di chimica perché le donne sanno sempre come cavarsela.
@foodandlifeblog - Piccola storia dei Tajarin, quello che verrà sarà un lungo autunno di brodi profumati
@simonadelgrosso - La Bibbia dei libri di cucina è indispensabile per noi appassionati di cultura e storia gastronomica
Siete pronte alle nuove letture per il mese di agosto?
I 10 titoli sintetizzati per voi. Fatevi ispirare!
A tavola con Jane Austen
Robert Tuesley Anderson
Colazioni, tè e cene di famiglia nei romanzi della leggendaria scrittrice inglese abbondano. E poi pasti e cene a base di cibo ricco e pesante, consumato di solito dalla nobiltà terriera dell’epoca. Accanto agli ingredienti locali, però, appaiono anche quelli più “esotici”: zucchero, spezie, cacao, ananas e altri frutti tropicali. Jane Austen amava utilizzare il cibo associandolo alla descrizione dei suoi personaggi e delle varie situazioni: un viaggio nel suo universo, tra ricette e letteratura.
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
Petronilla
Amalia Moretti Foggia (1872-1947), mantovana, è una delle prime donne a laurearsi in Medicina in Italia. Trasferitasi a Milano da sola per esercitare la professione, dal 1928 tiene una rubrica di ricette sulla Domenica del Corriere con il nom de plume Petronilla. Negli anni Quaranta esce il suo ricettario, pensato per affrontare la guerra tra scarsità di cibo e razionamenti. Un piccolo volume di culto.
Affari di cuore
Nora Ephron
Nulla come un purè di patate o una torta di mandorle può guarire un cuore spezzato: una moglie incinta di sette mesi, tradita dal marito, si cura con la scrittura e le ricette. Fino alla vendetta finale, sotto forma di dolce alla panna. Questo romanzo ispirato alla vera storia di Nora Ephron e Carl Bernstein è da leggere tutto d’un fiato, ricette incluse: il massimo livello di utilizzo del cibo come elemento cardine della narrazione.
Coming to My Senses
Alice Waters
Un memoir personale e allo stesso tempo il ritratto di un’epoca: in Coming to my senses la chef e attivista Alice Waters racconta come aprì, all’inizio degli anni Settanta, Chez Panisse a Berkeley, il ristorante-comune che cambiò per sempre l’approccio dei californiani al cibo. Vegetali dell’orto, carne locale, niente prodotti raffinati, attenzione agli sprechi. Quella 27enne ribelle che cercava il piacere del gusto non sapeva di star creando una vera e propria controcultura culinaria.
La parte più tenera
Ruth Reichl
“Osservando le persone mangiare si poteva scoprire chi erano”. Partendo da questo presupposto Ruth Reichl, critica gastronomica del New York Times dal 1993 al 1999 e poi direttrice di Gourmet, ne La parte più tenera racconta la sua personale iniziazione al mondo del cibo. Una madre pericolosa che rischia di avvelenare i suoi ospiti, l’amico francese che le fa scoprire i prodotti del mercato, la comune californiana in cui vive con il marito, la casa di New York in cui accoglie gli amici. Tra ironia e salivazione, vale quello che ha scritto il New York Times: “Leggere Ruth Reichl che scrive di cibo è quasi bello quanto mangiare”.
The Edna Lewis Cookbook
Edna Lewis
Pubblicato nel 1972, questo libro ottenne subito il plauso di due leggende del foodwriting, James Beard e M.K.F. Fisher. Che amavano Edna Lewis, tra le prime chef di colore a New York, dai tempi in cui serviva i suoi piatti del Sud degli Stati Uniti nel ristorante di Manhattan Café Nicholson, frequentato da attori, artisti, scrittori. Edna, figlia dell’America rurale e solidale, riusciva a diventare amica di tutti, ricchissimi e umilissimi. Le ricette – oltre 100 – generose e piene di consigli, ricche di umanità come l’autrice, avevano già all’epoca un focus molto attuale: stagionalità e ingredienti locali.
Cucina conserviera moderna
Kylee Newton
Marmellate, chutney, sottaceti e fermentati, spesso trattati come ingredienti secondari in cucina. Fino a quando Kylee Newton, fondatrice dell’azienda inglese di conserve Newton&Pott, non si è data la missione di renderli protagonisti con Cucina conserviera moderna. Un libro pieno di gustose ricette e di una corposa parte teorica che nobilita l’arte della conservazione: millenaria e presente in tutte le culture, è anche molto attuale visto il livello di sostenibilità. Sfruttando al massimo l’offerta di ogni stagione, infatti, prolunga la durata dei cibi e abbatte gli sprechi.
Cooking: Simply and Well, for One or Many
Kylee Newton
Arguto, pieno di gioia verso la cucina e di consigli indispensabili. Chi ha letto in anteprima l’ultimo lavoro dello chef inglese Jeremy Lee, in uscita l’1 settembre, grida al capolavoro: ricette semplici, “esuberanti e deliziose come l’autore stesso” (parola di Nigella Lawson). A cominciare dal capitolo sull’inutilità delle briciole di pane.
Dining Alone: In the Company of Solitude
Nancy A. Scherl
Un volume di fotografia d'arte che mette in risalto l'esperienza di essere soli in pubblico mentre si mangia. Nell’arco di tre decenni Scherl ha fotografato i commensali soli nei ristoranti: una metafora per esplorare le complessità del tema, che viene a galla soprattutto quando si va fuori a mangiare. La solitudine è l’opposto della convivialità. E nei ritratti questa esperienza emerge plasticamente.
Craig Claiborne’s Memorable Meals: Menus, Memories and Recipes from over Twenty Years of Entertaining
Craig Claiborne
L’ex critico gastronomico del New York Times ha riunito in questo volume degli anni Ottanta le sue ricette preferite, preparate e servite nel corso di vent’anni di carriera. Dalla zuppa di piselli svedese al chili con carne, ogni piatto porta con sé aneddoti e ricordi che agganciano, come in un romanzo.
Buonasera, grazie per questi titoli sempre così interessanti e originali! Ia mia preferenza va a:
- A tavola con Jane Austen perché unisce la mia passione per la letteratura neoclassica e la grande capacità dell’autrice di descrivere l’estetica dei cibi;
- Le ricette di Petronilla perché mi trasporta indietro nel tempo nella cucina della nonna Giulia;
- Affari di Cuore perché non c’è niente di meglio di qualcosa di buono da mangiare per rammendare al meglio gli strappi del cuore;
- Con tutti i miei sensi perché Alice è stata un’autentica pioniera sovversiva delle preparazioni di cibo sano e di buon gusto;
- Il Ricettario di Edna Lewis perched adoro chi usa in cucina l’umanità come ingrediente principale e fondamentale in ogni preparazione gastronomica.
Buone vacanze e un caro saluto a tutti,
Silvia Cavalsassi
Buonasera, la mia preferenza del mese è: Con tutti i miei sensi di Alice Waters. Sono felice di aver letto questo libro pieno di vera bellezza... Sono davvero tanti gli argomenti che mi hanno conquistata e in cui mi sono piacevolmente ritrovata! Inoltre mi
ha colpita l’immensa umiltà dell’autrice che, secondo me, è tra tanti il suo miglior pregio.